domenica 21 novembre 2004

Da Orwell a Macintosh: brevissima parabola di un anno

1984: l'originale di G. Orwell. (Tesi)

E’ il 1984: il Gran Fratello controlla tutto e tutti. Il Gran Fratello è dovunque: nelle strade, nei luoghi pubblici, in fabbrica, in casa. Il Gran Fratello guarda sempre, è un occhio rapace aperto 24 ore su 24. Il Gran Fratello è milioni di monitor che non si possono spegnere. Il Gran Fratello è nella testa delle persone, nei cuori, nei sentimenti, nei muscoli.
L’immagine del Gran Fratello è tutto: è passato presente futuro. La sua parola è verità. Non ci sono parole diverse da quelle dette dal Gran Fratello. C’è la Neolingua che pian piano ha distrutto il vocabolario del passato. E allora le parole non servono per pensare ma per non pensare. Amare è un reato, anzi uno psicoreato. Le persone sono perciò diventate spersone. Ogni tentativo di ribellarsi viene scoperto e stroncato. I ribelli vengono recuperati attraverso il lavaggio del cervello. Poi tornano ad essere ubbidienti, buoni cittadini sottomessi. Non c’è scampo. Fin qui l’anti-utopia di George Orwell: negativa e senza speranza.

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