venerdì 8 aprile 2005

Liberoblog: quasi una novità

Un po’ tutti si stanno accorgendo della blogosfera, di ciò che essa produce quotidianamente: informazione, fuffa, opinioni, narrazioni, immagini, utilità. Un mare magnum digitale di qualità variabilissima che rischia di sommergere anche i più scafati navigatori.

Di qui, la necessità di filtrare la quantità a favore della qualità. Gli esperimenti di aggregazione e selezione dell’informazione prodotta dai blog cominciano a svilupparsi in modo concreto e fruibile. Un buon esempio di comunità auto-determinatasi è rappresentato dal blog aggregator organizzato da Giuseppe Granieri: ba 3.1. Ma anche le major si stanno buttando su questo nuovo tipo di servizio.

Oggi, ad esempio, ho ricevuto una email dallo staff di liberoblog che mi avvertiva di aver pubblicato un mio post nella sezione economia. Ho accolto la notizia con sorpresa (non sapevo che libero avesse un tale servizio) e ho dato il mio consenso alla pubblicazione.

Nelle intenzioni è un servizio utile che fa risparmiare tempo e delusioni. Purché…purché chi aggrega e filtra lo faccia rispettando la libertà e gratuità di chi fa blog. Facile se non si hanno interessi superiori (economici, finanziari, politici, editoriali) da seguire. Un po’ meno facile se questi interessi ci sono e sono imposti dall’alto. Stiamo a vedere.

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