giovedì 11 maggio 2006

Storie -Lele Panzeri, i Creativi con la C maiuscola e il blog

L'art directors club italiano ha un blog, si chiama come l'url: blog.adci.it. A distanza di qualche anno dalla nascita della blogosfera (secondo l'ultimo rapporto technorati nascerebbe un blog ogni secondo!) anche i creativi italiani, o meglio, l'istituzione che li rappresenta ufficialmente, si accorge del blog e delle sue potenzialità. Meglio tardi che mai. In effetti, ho fatto un giro per club creativi europei e internazionali, e devo segnalare che i blog sono ancora dei perfetti sconosciuti. Ci sono, è vero, notiziari più o meno aggiornati ma non spazi on-line definibili e configurati come blog. L'art directors club italiano potrebbe essere il primo ad avere il blog. Bravo! Chiusa parentesi.

Il blog dell'adci ospita un bel racconto, estratto dal nuovo libro di Lele Panzeri, art director di fama e di lungo corso, intitolato C'ero una volta e pubblicato da Lupetti. Mi permetto di riportare un petit morceau, sperando di non incappare in problemi di diritti d'autore o giù di lì.

(…)
Un giorno venne Sandro in agenzia.
Stava lavorando da qualche tempo in Leo Burnett con Agostino, Paolo Del Bravo e Raymond Gfeller.
Sandro era l’autore delle campagne più in voga del momento (Pioneer, Maxima, Apple etc).
Mi disse che ero sprecato, in quel posto.
Mi disse che in Leo Burnett c’era un account fantastico, un pisano che adorava i livornesi, tale Fabrizio Sabbatini.
Mi disse che doveva incontrarlo alle sette all’Astro Bar per l’aperitivo.
Voleva presentarmelo.
Non avevo mai visto Sandro così entusiasta di un account.
Seguii Sandro.
Ci sedemmo ai tavolini fuori.
Dopo cinque minuti arrivò il Sabbatini.
Io presi un Campari Soda, Sandro un analcoolico della casa e Fabrizio un bianco secco.
Ci portarono anche un vassoio di patatine.
Fondammo un’agenzia di pubblicità, per il momento, sulla carta dei tovagliolini.
Volevamo chiamarla Bartali&Co.
Oppure Baldoni Panzeri Sabbatini.
Oppure Panzeri Sabbatini Baldoni.
Oppure Sabbatini Panzeri Baldoni.
Oppure Baldoni Sabbatini Panzeri.
Oppure Panzeri Baldoni Sabbatini.
Nessuno di questi nomi ci soddisfaceva completamente.
Fortunatamente Sandro ebbe un’idea geniale: la nostra agenzia si sarebbe chiamata:
Sabbatini Baldoni Panzeri.
Perfetto.
Adesso che avevamo un’agenzia rimanevano poche cose da fare, tipo trovare i soldi per l’affitto, per i nostri stipendi, per l’arredamento e i clienti per cui lavorare.
Ma erano dettagli insignificanti.
(...)

Se volete continuare a leggere la storia di Panzeri, andate nel blog dell'adci.

Ps
Mi piace segnalare anche un link sbagliato nel post di Panzeri. Se cliccate sull'Editore Lupetti finirete sul sito del dott. Emanuele Lupetti, medico chirurgo in quel di Monte Vidon Corrado, Ascoli Piceno. Un wrong link capita a tutti, figurarsi a dei novizi della blogosfera. Spero che qualcuno se ne accorga, prima o poi ;-)

3 commenti:

Marco Massarotto ha detto...

Ciao, grazie per aver riportato l'articolo, per i complimenti e per la segnalazione del link sbagliato(:-)), me lo avevano dato così e l'ho preso per buono.

Enrico Maria Porro ha detto...

La Sabbatini Baldoni Panzeri è l'ultima delle agenzie creative italiane. Poi, il buio.

marco fossati ha detto...

Prego, Marco: se non ci diamo una mano tra omonimi...Chicco: concordo!