mercoledì 29 ottobre 2008

La pubblicità secondo Clarice Lispector

Eppure si prendeva i suoi piaceri. Nelle gelide notti, tremebonda sotto il lenzuolo di tela, aveva l'abitudine di leggere al lume di candela gli annunci pubblicitari che ritagliava da vecchi giornali dell'ufficio. Sì, faceva collezione di annunci pubblicitari. Li incollava sull'album. Ce n'era uno, il più prezioso, che rappresentava, a colori, un vasetto aperto di crema per la pelle di donne che semplicemente non erano lei. Strizzava gli occhi, questo il suo tic di più recente acquisizione, e se ne restava lì a delirare, crogiolandosi all'idea di quella crema tanto appetitosa che, se avesse avuto i soldi per comperarla, non sarebbe stata sciocca. Altro che bellezza della pelle! Quella crema lei se la sarebbe mangiata, a cucchiaiate, direttamente dal vasetto. Sì, proprio così.

Da: L'ora della stella, Clarice Lispector, Feltrinelli.

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