Parliamo della “tempra” dell’uomo, sarebbe meglio parlare del metallo. Egli, come gli altri metalli, quando è riscaldato fonde. E’ quando il metallo si fluidifica che l’immaginazione diventa attiva; è la fusione, il divenire fluido dell’immaginazione che segnala come la mente sta entrando in una dimensione creativa. Deve esserci fusione perché ci sia creazione, fluida, priva di qualsiasi impedimento. La fusione implica che l’oggetto ha perso la forma che aveva, ci si può giocare, dargli la forma che più desideriamo.
Da Tecnica dell’mmaginario, William Carlos Williams, Trad. di Fabrizio Elefante, Sugarco Edizioni, Milano, 1981.
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