Clerk: Can I help you?
Client: Yes, I’d like to commit suicide, please.
Clerk: I see. Something dramatic? We have an opening on the Forth Road Bridge.
Client: Oh no, I can’t stand heights.
Clerk: Gas oven’s still very popular.
Client: No, we’re all electric.
Clerk: Pity. How about a nice overdose, that’s very quick and neat?
Client: I’m not really in that much of a hurry.
Clerk: Why didn’t you say so. I’ve got the very thing. Smoke.
Client: You mean cigarettes?
Clerk: Yes, a natural: slow, expensive, unpleasant for those around you…and you can go in so many different ways!
Client: Really?
Clerk: Oh yes, lung cancer, throat cancer, emphisyma…heart disease, pneumonia…
Client: That’s marvellous, thank you very much.
Clerk: All part of the service. I should warn you though: it may take a while, and there is a possibility that you might live.
Client: Hmmm. No, I’ll chance it. Got a light?
Clerk: Oh yes, here.
Lights cigarette
Client: Thank you. Oh, I feel worse already.
Scottish Health Education
“Department of Suicide” 60”
Efficacissimo spot radiofonico contro il fumo: perfettamente equilibrato fra humor paradossale e concreto richiamo al rispetto della propria e altrui salute.
Da oggi in Italia, lo sapete, nei luoghi pubblici è fatto divieto di fumare (a meno che siano allestiti locali appositi per fumatori). Siccome la polemica sta montando (a sproposito) mi è sembrato opportuno recuperare questo radio vecchio di qualche anno per smorzare i toni e fornire un punto di vista laterale sulla questione.
Ho preferito non tradurlo per conservare quelle sfumature tipicamente british nel tono e nella compita atmosfera. Immaginatelo recitato senza enfasi ma con la stessa normalità con la quale un cliente si rivolge al commesso per l’acquisto di una cravatta.
Lo script l’ho ripreso da una gustosa plaquette curata da Tony Hertz, guru della creatività radiofonica, in occasione di un seminario organizzato dall’Art Directors Club Italiano in collaborazione con Circle e circuito Sper.
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