Secondo lo studioso americano Christopher Booker, tutti i romanzi e i film sono riconducibili a pochi canovacci fondamentali. Ne individua sette: le sette trame capitali .
Il mostro sconfitto:
storie come Davide e Golia, Gilgamesh, Lo Squalo, James Bond.
Dalle stalle alle stelle:
storie come Cenerentola, David Copperfield, La febbre dell’oro, My fair Lady.
La rinascita:
storie come Biancaneve, Canto di natale, Delitto e castigo, Tutti insieme appassionatamente.
La ricerca:
storie come l’Odissea, la Divina Commedia, Il Giro del mondo in 80 giorni, I predatori dell’arca perduta.
La commedia:
storie come Le vespe (di Aristofane), L’avaro (di Molière), Le nozze di Figaro, i film dei Marx Brothers.
Il viaggio e il ritorno:
storie come l’Asino d’oro (di Apuleio), Robinson Crusoe, Alice nel paese delle meraviglie, Via col vento.
La tragedia:
storie come l’Orestea (di Eschilo), Anna Karenina, Madame Bovary, Lolita.
Tratto dalla recensione Le sette trame capitali di Luigi Sampietro, Domenica de Il Sole 24 ore, 17 Aprile 2005.
Il libro recensito: The seven basic plots: why we tell stories, Christopher Booker, Continuum, London, 2004.
martedì 19 aprile 2005
Creatività e dintorni 12
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