“Le parole si prestano a tutto, non si ribellano mai” disse Luca.
“Un giorno forse si ribelleranno. Stanche di sentirsi usate, rivoltate, manipolate per tutti i giochi, per tutte le menzogne, le parole scenderanno in sciopero e si rifiuteranno di uscire dalla bocca… Allora ci troveremo ad avere la bocca piena di parole e rischieremo di morire soffocati.”
“Basterebbe andare in parlamento, mettersi due dita in gola e vomitare fuori un bel discorso…”
“Sì, ma le parole si riformerebbero subito…”
“Ma io credo che le parole non scenderanno mai in sciopero…In fondo le usiamo anche per la verità e per la poesia…”
I su e giù del qua e là, Ambrogio Borsani, Milano, Fabbri Editori 2002.
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