Antonio Skármeta |
Il pubblicitario allunga il braccio verso il tasto nero con il suono piú acuto della tastiera, preme quel tasto e con il pedale ne prolunga la vibrazione sonora.
– Un arcobaleno, – sussurra.
– Bettini?
– Un arcobaleno. Il simbolo della campagna del No è un arcobaleno.
Olwyn trasmette la sua muta perplessità alla squadra di collaboratori e infine rivolge uno sguardo angosciato a Magdalena. La donna alza le spalle e Olwyn indica con intenzione il bicchiere di whisky mezzo vuoto sul bordo del pianoforte.
– Un arcobaleno, Bettini
– Un arcobaleno, senatore.
– Don Adrián, questa è una campagna politica, non una pagliacciata. È vero che nella bandiera statunitense ci sono delle ridicole stelline, ma... un arcobaleno! Non si è mai visto.
– Bene, adesso si vedrà.
– Mi è stato raccomandato come il miglior pubblicitario del Paese. Non mi lasci nei guai.
A un tratto Adrián sembra uscire dallo stato di trance. Lo sente nel ritmo della sua risposta. Uno staccato, quello con cui negli anni di gloria stupiva i clienti che potevano pagarlo profumatamente.
– Mi ascolti, senatore. L’arcobaleno riunisce le condizioni che chiediamo. Ha tutti i colori ed è una cosa sola. Rappresenta tutti i partiti del No e nessuno perde la propria individualità. È una cosa bella che sorge dopo un temporale, e con tutti quei colori contiene ciò che voleva lei, signor Olwyn: l’allegria!
Dopo un intenso attimo di dubbio, in cui non sa se lasciarsi andare allo svenimento che lo minaccia o alla timida speranza che inizia a disegnargli un sorriso sulle labbra, il senatore fa schioccare le dita e si rivolge alla sua squadra:
– Signori, il simbolo della campagna del No è l’arcobaleno! Mettetelo sulle magliette, sui cappelli, sulle bandiere, sui manifesti, per le strade, sui muri, in cielo! Poi, piú per uno sforzo di volontà che per convinzione, si lancia sul pubblicitario e lo abbraccia.
– Le è costato molto partorire un’idea tanto geniale, Bettini? Adrián guarda con una certa malinconia il bicchiere di whisky e avvicinando le labbra al volto dell’ex senatore gli sussurra all’orecchio:
– Nocte dieque incubando. – Che roba è? – Latino. Collegio di preti, senatore. – E cosa significa? – «Pensandoci giorno e notte».
I giorni dell'arcobaleno, Antonio Skármeta, Einaudi.
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