Da City (ed. Torino) di oggi, un'intervista di Wladimir Calvisi al designer Giorgetto Giugiaro:
Nell'era dell'ipertecnologico, quanto contano un foglio e una matita?
Sono tutto. Sono la cosa più facile e immediata per iniziare qualsiasi cosa. Importanti come ai tempi di Leonardo. Insostituibili, anche se oggi i ragazzini sono così veloci con i loro polpastrelli e fanno cose meravigliose.
(...)
E quanto ci si "piega" ai vincoli tecnici?
Io sono per le restrizioni. E se non ci sono me le impongo. L'uomo vuole essere libero. Fare il proibito. Ma se non abbiamo dei vincoli andiamo in qualsiasi direzione, cercando quello che ci piace, indipendentemente dalla sostanza.
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