Non ho seguito Cannes Lions 2009: l'ho perso. O forse non mi son perso alcunché visto che il Grand Prix è andato a questa dimostrazione di prodotto, ineccepibilmente realizzata, che, non so come mai, trovo inquietante sia per il soggetto (lo stop motion di una scena di morte) sia per lo sguardo asettico (il lungo circolare piano sequenza).
Uno sguardo disumano, tutto interno al prodotto: un punto di vista conservatore, privo di sensibilità e ironia, per niente liberatorio. Un delitto perfetto, una perfezione criminale, per dirla con Baudrillard:
Il delitto perfetto distrugge l'alterità: è il regno dello stesso, del medesimo, dell'identico. Il mondo coincide con se stesso, grazie all'esclusione di ogni principio di alterità.*
Scomodare Jean Baudrillard è forse troppo, allora mi ricordo un bellissimo film per il televisore Trinitron Sony di qualche anno fa. Anni luce fa.
*Jean Baudrillard, Parole chiave, Armando Editore, Roma, 2002.
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