martedì 6 marzo 2007

Storie -Grazie Cavandoli!



Osvaldo Cavandoli, creatore de La Linea, è morto il 3 marzo. Di lui avevo scritto qualche tempo fa nel blog: La linea del destino.

Posseggo due raccolte di cartoni de La Linea (di cui sono gelosissimo). Ogni tanto, quando mi fa visita mio nipote Giorgio, metto le cassette nel videoregistratore e non ci stacchiamo più dal video, finché appare l'ultimo the end. La magìa di Cavandoli è tutta lì: nel genio di un tratto che ti avvince, ti strega con la sua disarmante semplicità: che tu sia bambino o adulto.

Nella rete: motion graphics; youtube; la stampa.

1 commento:

maikol ha detto...

Cavandoli è riuscito ad affermare il suo stile con una semplice linea: operazione difficile, oggi ancor più che negli anni 70.
Ciascuno di noi nel fare il suo mestiere è costretto a confrontarsi con una marea di informazioni, tecniche, numeri, statistiche, confronti; tutto sembra sia già stato fatto; tutto viene messo in relazione con lo stato dell'arte. E così quando arriva qualcuno che riesce, dopo aver "studiato la lezione", a inventare qualcosa di veramente nuovo, egli deve riuscire a vincere l'inerzia che l'enorme mole di informazioni genera in contrasto al nuovo. E’ così: purtroppo il nostro cervello (razionale) segue l'esempio.
Insomma, un Cavandoli oggi riuscirebbe ad imporsi? Perchè non vediamo più veri leader, con un loro stile personale, con la capacità di coinvolgere?
Vorrei tanto che i creativi di oggi fossero meno schiavi delle "success story" e riuscissero a trovare il coraggio di chiudersi in una stanza e credere al proprio istinto, ovviamente dopo averlo ben nutrito di informazioni.
Le pubblicità di oggi vogliono far ridere, e quasi sempre non ci riescono: che tristezza!
Vogliono convincere: e parlano tutte allo stesso modo!
Vogliono stupire: a costo di infilarti il culo di un piccione in bocca mentre stai mangiando...
C'e' bisogno di persone vere, che sappiano pensare, che credano in se stessi, che abbiano il coraggio di ricominciare da un punto di vista, da un sogno, da una linea essenziale, da una parola... e che ci facciano emozionare!