giovedì 27 aprile 2006
Branding -Due spunti da Grant a Morgan
Dal sito della recente conferenza Don't stop thinking about tomorrow, tenutasi il 15 marzo a Copenhagen, potete scaricare almeno un paio di presentazioni interessanti: quella di John Grant, (autore di The New Marketing Manifesto, di After Image e dell'ultimo The Brand Innovation Manifesto) intitolata Shaping the culture of your market e quella di Adam Morgan (autore di Eating the Big Fish e di Pirate Inside) intitolata Seeing Opportunity.
Le presentazioni in formato pdf e altri materiali sono scaricabili dal blog della conferenza.
mercoledì 19 aprile 2006
La pubblicità secondo Willy Wonka
Da: La fabbrica di cioccolato, Roald Dahl, Salani.
10 giorni con Willy (mio figlio) non sono senza conseguenze, per fortuna. Così, dopo aver visto un paio di volte La fabbrica di cioccolato nella versione di Tim Burton, ho velocemente riletto il libro scritto da Roald Dahl. L'esperimento di Telecioccolato, per cui sarebbe possibile trasferire il cioccolato (o qualsivoglia prodotto) nel televisore, allungare la mano per prenderlo e mangiarlo, è quanto di più cool si possa immaginare nel mondo del marketing e dei media. La redemption è immediata: subito si sa se il prodotto sarà un successo o un flop.
Nella rete ho trovato la voce di wikipedia relativa alla prima versione cinematografica della Fabbrica di cioccolato (regista Mel Stuart), una raccolta di interviste a Dahl curate da BBC e una bella introduzione allo scrittore in Fantasy Magazine.
giovedì 6 aprile 2006
mercoledì 5 aprile 2006
Gallery -Un regalo da Lorenzo
martedì 4 aprile 2006
In teoria -Larry Percy, il creativo e lo Zen
Il professor Larry Percy è coautore della Rossiter Percy Grid, dell'ottimo Strategic advertising management e insegna alla Copenhagen Business School.
Dal suo sito personale potete scaricare un paio di articoli. In particolare vi segnalo l'interessante Advertising and the seven sins of memory (pdf) che indaga le fisiologiche disfunzioni della nostra memoria in relazione alle implicazioni pubblicitarie.
Dall'archivio della Copenhagen Business School segnalo il research paper Understanding the role of emotion in advertising (pdf) . Le emozioni determinano l'efficacia della pubblicità in quanto attraverso le emozioni vengono processati i messaggi, anche quelli che si appellano alla razionalità.
L'apparente ovvietà dei risultati cui le ricerche spesso giungono può lasciare perplessi. In effetti, un buon comunicatore possiede queste verità intuitivamente oppure è l'esperienza che gliele ha suggerite. D'altra parte, quando un creativo si mette a lavorare su un progetto, non lo fa certamente con in testa regole scientifiche da rispettare. Al contrario cerca di svuotare la propria mente per riempirla delle informazioni utili per quel particolare lavoro. (Il resto, cioè i movimenti combinatori che portano alla nascita di idee nuove o diverse, avviene sotto il livello della coscienza, lungo strade che solo alla fine spuntano alla luce del sole.)
A proposito del movimento vuoto-pieno, che costituisce la base di ogni pensare che si voglia fruttuoso, mi viene in mente una delle 101 Storie Zen, quella che apre la raccolta: Una tazza di tè.
Nan-in, un maestro giapponese dell'era Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen. Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare. Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì a contenersi. "E' ricolma. Non ce n'entra più!". "Come questa tazza," disse Nan-in "tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?" *
*101 storie zen, Piccola Biblioteca, Adelphi.
sabato 1 aprile 2006
La pubblicità secondo Georges Perec
56
Mi ricordo che fu Sacha Guitry a trovare lo slogan “Eleska c’est exquis”.
63
Mi ricordo “Dop Dop Dop, adoptez le shampooing Dop”.
Mi ricordo “Les yeux fermés, j’achète au Printemps” e “Quand je les ouvre, j’achète au Louvre ».
Mi ricordo il rossetto “Baiser”, “il rossetto che permette il bacio”.
Mi ricordo le pubblicità dipinte sulle case.
Mi ricordo “si scioglie in bocca e non in mano…”
Da: Mi ricordo, Georges Perec, Bollati Boringhieri.
Per conoscere l’autore de La vita istruzioni per l’uso: Je me souviens de Georges Perec e l’Association Georges Perec.