Dove può condurre l’amore per i libri quando incrocia la fantasia?
Scopritelo grazie a Paolo Tonini (de L’Arengario Studio Bibliografico) che cura la mostra on line: I libri di Bruno Munari.
Nella foto: Bruno Munari.
mercoledì 29 giugno 2005
martedì 28 giugno 2005
mercoledì 22 giugno 2005
Un caffè con Sebastiao Salgado?
Foto: Sebastiao Salgado.
Ha fatto tappa a Monza la mostra itinerante In Principio, promossa da Illycaffè, con le splendide foto di Sebastiao Salgado, dedicate ai coltivatori di caffè dell’India.
Dall’agenzia fotografica Contrasto potete scaricare la cartella stampa (pdf) dell’evento, che è iniziato con il reportage dal Brasile nel 2003.
Se non conoscete Salgado, eccovi un paio di link per cominciare: Terra, Masters of photography. Infine, la campagna Illy, ispirata alle foto del progetto In Principio.
Senz’altro da guardare.
lunedì 20 giugno 2005
Helmut e Gabriella, la strana coppia
Inizio la settimana segnalando due libri.
Il primo, ottimamente stampato, ricco di materiali e approfondimenti, fin troppo ben fatto, s’intitola Helmut Krone. The book. Graphic Design and Art Direction (concept, form and meaning) after advertising’s Creative Revolution.
L’ha scritto e compilato Clive Challis ed è edito da The Cambridge Enchorial Press.
Il libro costicchia, come tutti gli annual e i libri di grafica, ma ci troviamo di fronte ad un maestro della creatività, Helmut Krone, i cui insegnamenti e lavori hanno fatto storia. Se volete più informazioni sul testo, questa è la pagina dell’editore: The greatest advertising art director of all time?
Il secondo, l’ha già segnalato Luisa Carrada nel suo blog. Si tratta di Le nuove terre della Pubblicità, Meltemi Editore, raccolta di interventi sulle nuove frontiere dell’advertising curata da Gabriella Ambrosio (autrice dell’indispensabile Siamo quel che diciamo).
E’ un testo che fotografa lo stato dell’arte della comunicazione pubblicitaria, polverizzata in micro mondi e tesa a definire modi più efficaci per coinvolgere consumatori sempre più scafati e sfuggenti. Particolarmente stimolanti le interviste A Mimmo Calopresti, regista, Mariano Zumbo, communication manager Nike Italia, e Paolo Canevari, artista.
Il primo, ottimamente stampato, ricco di materiali e approfondimenti, fin troppo ben fatto, s’intitola Helmut Krone. The book. Graphic Design and Art Direction (concept, form and meaning) after advertising’s Creative Revolution.
L’ha scritto e compilato Clive Challis ed è edito da The Cambridge Enchorial Press.
Il libro costicchia, come tutti gli annual e i libri di grafica, ma ci troviamo di fronte ad un maestro della creatività, Helmut Krone, i cui insegnamenti e lavori hanno fatto storia. Se volete più informazioni sul testo, questa è la pagina dell’editore: The greatest advertising art director of all time?
Il secondo, l’ha già segnalato Luisa Carrada nel suo blog. Si tratta di Le nuove terre della Pubblicità, Meltemi Editore, raccolta di interventi sulle nuove frontiere dell’advertising curata da Gabriella Ambrosio (autrice dell’indispensabile Siamo quel che diciamo).
E’ un testo che fotografa lo stato dell’arte della comunicazione pubblicitaria, polverizzata in micro mondi e tesa a definire modi più efficaci per coinvolgere consumatori sempre più scafati e sfuggenti. Particolarmente stimolanti le interviste A Mimmo Calopresti, regista, Mariano Zumbo, communication manager Nike Italia, e Paolo Canevari, artista.
domenica 19 giugno 2005
Seven print ad principles
1. Cattura l'attenzione del lettore come uno stop stradale e guidala come una mappa.
2. Crea una connessione emotiva prima di trasmettere informazioni.
3. Scrivi dei titoli che offrano un motivo per continuare a leggere.
4. Usa immagini per attirare e convincere.
5. Se vuoi che la gente legga il tuo testo, rendilo leggibile.
6. Testa prima, misura dopo.
7. Quanto tutti fanno zig, tu fai zag.
I magnifici 7 principi li ho trovati in una guida scritta da Andy Goodman di A goodman (good ideas for good causes) agenzia di pubblicità che lavora principalmente per le buone cause.
Sono principi universali e applicabili sempre. O no?
Scaricate il testo Why bad ads happen to good causes (pdf).
2. Crea una connessione emotiva prima di trasmettere informazioni.
3. Scrivi dei titoli che offrano un motivo per continuare a leggere.
4. Usa immagini per attirare e convincere.
5. Se vuoi che la gente legga il tuo testo, rendilo leggibile.
6. Testa prima, misura dopo.
7. Quanto tutti fanno zig, tu fai zag.
I magnifici 7 principi li ho trovati in una guida scritta da Andy Goodman di A goodman (good ideas for good causes) agenzia di pubblicità che lavora principalmente per le buone cause.
Sono principi universali e applicabili sempre. O no?
Scaricate il testo Why bad ads happen to good causes (pdf).
giovedì 16 giugno 2005
Sulla cresta dell' Honda
Non è mai troppo tardi per segnalare un case study di successo. Mi riferisco alla campagna di comunicazione integrata Honda (UK), The power of dreams, costruita pezzo per pezzo da W+K London. Se andate nella sezione downloads dell’agenzia, potete scaricare diversi documenti sul lavoro svolto dall’ aprile 2002 al maggio 2004 sul brand Honda.
Strategic thinking coraggioso, esecuzioni di straordinario livello creativo, media strategy innovativa e articolata, strumenti virali efficaci: davvero una pietra miliare nella comunicazione del settore auto. Con risultati di visibilità e di vendite ben superiori alle aspettative dello stesso management Honda. Davvero un’ imperdibile lezione di less for more. Pensate che il famoso spot Cog (guardatelo in versione quicktime oppure clipstream) è stato scaricato ben 2.300.000 volte dal sito Honda UK! (Altro che movimento U.A.U...)
Strategic thinking coraggioso, esecuzioni di straordinario livello creativo, media strategy innovativa e articolata, strumenti virali efficaci: davvero una pietra miliare nella comunicazione del settore auto. Con risultati di visibilità e di vendite ben superiori alle aspettative dello stesso management Honda. Davvero un’ imperdibile lezione di less for more. Pensate che il famoso spot Cog (guardatelo in versione quicktime oppure clipstream) è stato scaricato ben 2.300.000 volte dal sito Honda UK! (Altro che movimento U.A.U...)
mercoledì 15 giugno 2005
La pubblicità, tra Dante e Bianciardi
L’amico rise. “Pensa,” continuò, “io son Beatrice che ti faccio andare. Un verso di Dante argutamente distorto, per fare la pubblicità a un’acqua purgativa. Son cose meravigliose. Credi a me, la pubblicità ormai è una scienza. Dirò di più. Se tieni presente il fatto che la vita è produzione, che la produzione si fonda sul mercato e che il mercato, ormai, si conquista con la pubblicità, devi necessariamente concludere che la tecnica dell’advertising è ormai un’interpretazione della realtà, e che l’agente di pubblicità, in definitiva, è un filosofo. Che cos’è la pubblicità? Tutto. La stretta di mano, l’abito che porti, la tua cravatta, il tuo sorriso, le tue parole, il tuo stile, tutto ciò, in un modo o nell’altro, è pubblicità. Ne sei convinto?” Io ero a bocca aperta.
Da un articolo intitolato La pubblicità, apparso su l’Unità (ed. piemontese) del 17 maggio 1956, scritto da Luciano Bianciardi e raccolto nel libro L’alibi del progresso, di Luciano Bianciardi, Milano, Ex Cogita Editore, 2000.
Da un articolo intitolato La pubblicità, apparso su l’Unità (ed. piemontese) del 17 maggio 1956, scritto da Luciano Bianciardi e raccolto nel libro L’alibi del progresso, di Luciano Bianciardi, Milano, Ex Cogita Editore, 2000.
martedì 14 giugno 2005
C'era una volta l'idea
Fonte: ciadvertising.
A technique for producing ideas: s’intitola così il testo classico di James Webb Young, pubblicitario (in J.W.T) e professore alla School of Business dell’Università di Chicago. Il libro fu scritto da Webb Young una domenica pomeriggio in vista di una lezione universitaria e fu pubblicato nel 1940. In quel periodo circolava poco o nulla sull’argomento.
Da allora gli studi sulla creatività si sono moltiplicati e settorializzati, ma questo smilzo saggio, stampato in Italia da Lupetti col titolo: Tecnica per produrre idee, è un fondamentale perché è focalizzato sul cuore di ogni campagna pubblicitaria: l’idea.
Nella rete ho trovato un paio di link da cui scaricare il testo:
in inglese (con storpiatura del titolo e del cognome), da advanced hiring (pdf);
in spagnolo, dall’ottimo neuronilla, voce n. 13.
Una stringatissima sintesi in cyberidea.
Vi rimando al sito ciadvertising per conoscere da vicino il brillante vecchietto.
lunedì 13 giugno 2005
sabato 11 giugno 2005
giovedì 9 giugno 2005
Una buona e una cattiva
La buona.
John Griffiths di Planning above and beyond ha aggiornato il sito. Consiglio di leggere i primi 4 manifesti di “How to add value”, scritti su Direct Marketing, Sales Promotions, New Media Marketing, Media Placement.
La cattiva.
Con tipico understatement inglese, il blog dell’apg segnala un bad use of brands in riferimento ad un articolo apparso su Spiegel relativo ai giovani tedeschi neo-nazi, alla “loro” cultura e ai “loro” marchi. Titolo: Shock mom and dad: become a neo-nazi. (Giusto per augurarsi la buona notte.)
John Griffiths di Planning above and beyond ha aggiornato il sito. Consiglio di leggere i primi 4 manifesti di “How to add value”, scritti su Direct Marketing, Sales Promotions, New Media Marketing, Media Placement.
La cattiva.
Con tipico understatement inglese, il blog dell’apg segnala un bad use of brands in riferimento ad un articolo apparso su Spiegel relativo ai giovani tedeschi neo-nazi, alla “loro” cultura e ai “loro” marchi. Titolo: Shock mom and dad: become a neo-nazi. (Giusto per augurarsi la buona notte.)
mercoledì 8 giugno 2005
martedì 7 giugno 2005
Lacan e il brand
Un testo interessante questo del prof. Christian Michon: Proposition d’un modèle lacanien pour le développement durable d’une marque forte (pdf).
Basandosi sulla teoria dei “nodi borromeani” elaborata dallo psicanalista Jacques Lacan, il prof. Michon propone una lettura originale della marca forte e della sua possibilità di durare nel tempo.
Viene presentato un modello interpretativo e operativo costruito sui tre “cerchi” (anelli) della Realtà, del Simbolico e dell’Immaginario che interagiscono in modo dinamico attraverso gli elementi del Fantasma, del Rito e del Mito.
La marca forte e duratura è quella che sa gestire la propria struttura (lacaniana), adattandola alle attese e ai cambiamenti del consumatore.
Il testo è del 2001 e fu presentato al convegno “Le tendenze del marketing” (2002), organizzato dall’ Università Ca’ Foscari di Venezia e dall’ Ecole Supérieure de Commerce de Paris –EAP.
Se avete pazienza di scorrere i papers dei diversi convegni potrete trovare materiali di indubbia utilità.
Basandosi sulla teoria dei “nodi borromeani” elaborata dallo psicanalista Jacques Lacan, il prof. Michon propone una lettura originale della marca forte e della sua possibilità di durare nel tempo.
Viene presentato un modello interpretativo e operativo costruito sui tre “cerchi” (anelli) della Realtà, del Simbolico e dell’Immaginario che interagiscono in modo dinamico attraverso gli elementi del Fantasma, del Rito e del Mito.
La marca forte e duratura è quella che sa gestire la propria struttura (lacaniana), adattandola alle attese e ai cambiamenti del consumatore.
Il testo è del 2001 e fu presentato al convegno “Le tendenze del marketing” (2002), organizzato dall’ Università Ca’ Foscari di Venezia e dall’ Ecole Supérieure de Commerce de Paris –EAP.
Se avete pazienza di scorrere i papers dei diversi convegni potrete trovare materiali di indubbia utilità.
domenica 5 giugno 2005
La lezione di Arden
Finalmente tradotto in italiano It’s not how good you are, it’s how good you want to be del creative director e regista Paul Arden. Un piccolo libro, un piccolo tesoro. (Piccolo anche il prezzo: euro 7.95).
Nella rete ho trovato un paio di link. Quello di adland che riporta l’intervista a Paul Arden di Hermann Vaske (Luerzers’ Archive) e le note di un intervento di Arden (che ricalca l’indice del libro) tenuto presso l’art directors club d’Islanda.
sabato 4 giugno 2005
Goodby's creative rules
Conoscete le 14 regole (pdf) di Jeff Goodby (fondatore di Goodby, Silverstein & Partners: l’agenzia della famosa campagna Got milk?)?
giovedì 2 giugno 2005
Creatività: una bibliografia
La bibliografia (aggiornata all'anno 2000, credo) è stata curata dalla Dott.ssa Balestra e dal Dott. Bernardi dell'Università di Bologna, Facoltà di Scienze Politiche.
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