martedì 31 maggio 2005

Depero Fortunato Futurista



A partire dalla metà degli anni Venti, Depero assunse un ruolo sempre più importante nelle strategie comunicative della Campari, estendendo poco alla volta il proprio territorio di intervento dall’elaborazione della cartellonistica, al packaging del prodotto fino alla progettazione dei distributori automatici di bibite e all’ideazione di oggetti d’arte sponsorizzabili.

Da: La pubblicità in Italia, Daniele Pittèri, Editori Laterza, Bari 2002.

Da vedere: la galleria di immagini pubblicitarie nel sito ufficiale dedicato a Fortunato Depero (1892-1960). E la pagina di storia della comunicazione del Gruppo Campari.

lunedì 30 maggio 2005

Infopub: a Mordecai Richler sarebbe piaciuto

Infopub. De la pub, rien que de la pub : è il blog canadese (del Quebec), curato da Jean Julien. Frequentatelo per sapere quello che succede nell’area francofona.

(Chi è Mordecai Richler? E’ lo scrittore de La Versione di Barney!)

sabato 28 maggio 2005

Créativité en action (e attenzione agli accenti)

Come ve la cavate con il francese?
Dal sito Ikon Québec del prof. Claude Cossette dell'Università di Laval, potete scaricare un volumone in due parti: Créativité en action (1pdf; 2pdf).

Un testo del 1995 che spiega per filo e per segno come nasce una campagna pubblicitaria: dall'analisi di mercato all'esecuzione degli annunci.
Una rinfrescata dei fondamentali che non fa (mai) male.

mercoledì 25 maggio 2005

The hidden persuaders: 75% off!



Finalmente ho colmato una lacuna che durava da più di vent’anni. C’è voluta l’irresistibile promozione de Il Libraccio per comprarlo: I persuasori occulti di Vance Packard, testo classico pubblicato alla fine degli anni ’50. Oggi, la persuasione è tutt’altro che occulta: addirittura, per dirla con Baudrillard (e scusate se lo scomodo), siamo nella dimensione oscena della comunicazione.

martedì 24 maggio 2005

The fundamental templates of quality ads

Che le produzioni del pensiero creativo avvengano secondo schemi ricorrenti è cosa assodata.
Basti pensare alle costanti creative di Bruno Munari, al lavoro sviluppato da Edward De Bono, all’idea engineering di Mario Pricken e così via.

Gli schemi fondamentali delle pubblicità di qualità, una ricerca i cui risultati sono apparsi in Marketing Science del 1999, non svela niente di assolutamente nuovo ma, questo è certo, si sforza di fornire uno strumento teorico e operativo utile ai professionisti d’agenzia.

Lo studio identifica una tassonomia di 6 schemi creativi fondamentali (con relative varianti) scoperti analizzando centinaia di campagne pubblicitarie award winning (e non). Eccoli:

Schema dell’analogia visiva.
Schema della situazione estrema.
Schema delle conseguenze.
Schema della competizione.
Schema dell’esperienza interattiva (interagente).
Schema dell’alterazione dimensionale.



Visti così, gli schemi sembrano astratte concettualizzazioni, difficili da collocare nella variegata fenomenologia pubblicitaria. Eppure, è vero il contrario. Ogni schema ha un riscontro reale e, quel che più conta, è uno strumento che permette di produrre idee di qualità. La ricerca della qualità è l’obiettivo di questi 6 template, a differenza di altre tecniche di pensiero creativo che puntano sulla quantità delle idee.

Potete scaricare lo studio The fundamental templates of quality ads (pdf) di J. Goldenberg, D. Mazursky e S. Solomon gratuitamente dal sito del Dr. Goldenberg della The Hebrew University of Jerusalem.

Senz’altro da leggere. E da mettere in pratica, se vi va.

sabato 21 maggio 2005

Creatività e dintorni 14

“L’umanità sarà ancora capace di fantasia nel Duemila?”, gli chiese il regista Francesco Maselli inquadrandolo nella cinepresa. E lui, dopo una interminabile pausa di dieci secondi: “Sono piuttosto diffidente con questo imperativo della creatività. Io credo che per prima cosa ci vogliono delle basi di esattezza, metodo, concretezza, senso della realtà.” E proseguiva: “E’ soltanto su una certa solidità prosaica che può nascere una creatività:la fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane. Se no, rimane come una cosa informe, come una marmellata, su cui non si può costruire niente.”

Dalla prefazione di Gian Antonio Stella al Marcovaldo di Italo Calvino, Corriere della Sera, I Grandi Romanzi Italiani, 2003. La risposta è, ovviamente, di Calvino.

giovedì 19 maggio 2005

ArcheoAdvertising



Lord & Thomas è stata una storica agenzia a cavallo tra l’800 e il ‘900, poi si trasformò in FCB. Ci lavorò Albert Lasker e vi fece fortuna Claude Hopkins.
Se avete voglia di leggere, scaricate i 41 Lord & Thomas creeds, I credo della Lord & Thomas (pdf).

mercoledì 18 maggio 2005

Parole di carta

Segnalo due libri.

Fuori controllo. Tra edonismo e paura: il nostro futuro brasiliano. Giuliano da Empoli. Marsilio. 2005. (Euro 9)
Breve e intenso saggio del giovane ricercatore Giuliano da Empoli, già autore dell’ottimo Overdose (Marsilio, 2002). Il libro descrive la brasilianizzazione della nostra società: in perenne oscillazione tra carnevale e paura, tra reality show e criminalità terroristica, tra sole dell’alta finanza e ombra di chi fatica a campare. Una prospettiva che sebbene schiacci le nostre vite in una dimensione banalmente (o brutalmente) quotidiana, ci preserva da un ritorno al futuro fatto di ideologie totalitarie.

Al gusto di cioccolato. Come smascherare i trucchi della manipolazione linguistica. Matteo Rampin. Ponte alle Grazie. 2005. (Euro 10)
Lettura divertente per chi si occupa di comunicazione (scritta). Matteo Rampin, psichiatra esperto di psicologia dell’inganno, ci svela una miriade di piccole manipolazioni nascoste anche nelle frasi più innocenti. A volte basta spostare un aggettivo, cambiare l’articolo, mettere un perché al posto giusto e il gioco è fatto: l’interlocutore è in mano nostra, senza che opponga resistenza. Un gradevole manualetto che può servire a smontare la retorica dei soliti pubblicitari e di certi autorevoli politici.

martedì 17 maggio 2005

Ripuliamo le strade?


Agenzia: Arnold Worldwide.

Oggi sono poche le affissioni che meritano di stare per strada. Gran parte dei poster è fatta male. Non è una questione di gusto o di stile ma di conoscenza dello strumento e del suo linguaggio. Erano più bravi i cartellonisti come Cappiello, Dudovich, Boccasile, Nizzoli, Metlicovitz: avevano ritmo, senso dello spazio e tocco artistico. Oggi c’è la tendenza a riempire ogni centimetro quadrato libero. Le affissioni sono vittime consapevoli dell’ horror vacui e della ridondanza.

Howard Luck Gossage fu nemicissimo dei billboard: li considerava un abuso, un’interruzione, un’imposizione a pedoni e automobilisti. Insomma una bruttura dalla quale non ci si può sottrarre, cambiando semplicemente canale o girando pagina.

In tempi di incertezza economica e di sgradevoli scorciatoie creative (di varia origine) sarebbe meglio tornare a scuola a imparare l’abc. Con umiltà.

Dall’ottimo Outdoor Advertising Association of America si può scaricare il Creative book (pdf) che spiega come costruire un’affissione efficace, addirittura award-winning. Ottima e abbondante anche la Creative Library del sito che contiene migliaia di billboard catalogati in ordine alfabetico (per brand). Da leggere: il librino scritto dal consulente di marketing James N. Maskulka: The brand communication medium of the 21st century (pdf) .

Altri link intressanti sono la pagina di Answers.com dedicata ai billboards e il sito del Billboard Liberation Front che fa subvertising e critica radicale.

lunedì 16 maggio 2005

Tempi duri, assai

Per conoscere lo stato in cui versa il mercato pubblicitario italiano (ammesso che non vi abbia già travolto), vi consiglio di scaricare, dalla newsletter Unicom, l’articolo Comunicazione su, imprese sempre più giù (pdf), scritto da Alessandro Colesanti, Vice Presidente Unicom. Dal quale si deduce che la qualità creativa, da sola, non ce la fa, schiacciata com’è dal peso dei costi di gestione e dal taglio degli investimenti. Tutto il resto è accademia (anche questo blog).

sabato 14 maggio 2005

A weekend with Mr. Bly?

Noto copywriter americano, specializzato in direct marketing e (small) business communications, Robert Bly ha scritto un sacco di libri sul mestiere, cura un sito e un blog che sono una miniera di risorse e spunti. Dall’alto della sua esperienza, Bly ci svela i World’s best kept copywriting secrets in un booklet (pdf) che consiglio di leggere per la concretezza dei consigli, utili soprattutto a chi opera come freelance.

Non confondete questo Robert Bly con l’altro Robert Bly.

venerdì 13 maggio 2005

The Howard Luck Gossage Four Points Program

  1. Leave room for the mouse. Lascia spazio per il topolino.
  2. Take the extra environmental view. Dai un’occhiata fuori dal tuo ambiente.
  3. Stand up and be counted. Alzati e fatti valere.
  4. Flahoolick. Flahoolick.
Scaricate la newsletter (pdf) della American Academy of Advertising. Non è recentissima ma i quattro punti di Gossage sono sempre validi. Cercate l’articolo scritto da Bruce Bendinger di Adbuzz.

mercoledì 11 maggio 2005

sabato 7 maggio 2005

The Designer's Guide to Brand Strategy

Essenziale, chiara, illustrata: è la guida messa a punto da Damien Newman, brand strategist e design consultant di thelab. Potete scaricare The Designer’s Guide to Brand Strategy gratuitamente da mdnpress. Vi consiglio di leggere anche l’altra pubblicazione messa a disposizione: Articulating your client’s brand. Pur essendo design oriented queste semplici guide possono essere utili a tutti, copywriter compresi.

giovedì 5 maggio 2005

martedì 3 maggio 2005

Il blog secondo Ivan Illich

Lo strumento è conviviale nella misura in cui ognuno può utilizzarlo, senza difficoltà, quando e quanto lo desideri, per scopi determinati da lui stesso. L’uso che ciascuno ne fa non lede l’altrui libertà di fare altrettanto; né occorre un diploma per avere il diritto di servirsene. Tra l’uomo e il mondo, è conduttore di senso, traduttore di intenzionalità.

Ivan Illich (1926-2002) certo non pensava ai blog quando scrisse a proposito degli strumenti conviviali. Forse ho fatto una forzatura… La breve citazione è tratta dalla sua opera fondamentale: La convivialità, recentemente ripubblicata da Boroli Editore, nella traduzione di Maurizio Cucchi. (In inglese: Tools for Conviviality, Harper & Row, New York, 1973)

Due link in rete: altra officina e ivan illich (sito messicano).

lunedì 2 maggio 2005

5 giants' interviews

Denis Higgins intervistò Bill Bernbach, Rosser Reeves, Leo Burnett, David Ogilvy, George Gribbin. Le interviste furono pubblicate in Advertising Age. Link ciadvertising (pdf).